Sandro Piermarini – Cataloghi Digitali
Sandro Piermarini, Catalogo d’Arte e brochure d’artista
Grazie allo spazio espositivo Mayday e alla gentilezza di Sandro Piermarini, abbiamo avuto accesso e potuto condividere il bel Catalogo d’Arte ‘La Forma Primigenia’, monografia sull’artista curata dal giornalista e critico Salvatore Di Bartolomeo, per le edizioni Filelfo, volume ormai introvabile; e tre altre brochure dedicate all’autore, realizzate in occasione di incontri pubblici e mostre.
Ve le riproponiamo, per una libera fruizione, attraverso la piattaforma ISSUU e il relativo canale di GRAND TOUR.
Il catalogo e le brochure, arricchiti da numerosi testi critici, note biografiche e immagini, sono tutti nel formato PDF, compatibile con qualsiasi dispositivo mobile.
Sandro Piermarini – monografia e brochure
APPROFONDIMENTI
Filelfo edizioni pubblica una importante monografia di 64 pagine, raccolte a fogli sciolti dal formato 30 x 40, in una cartella, con testi in italiano ed inglese, schede delle opere e immagini a colori delle stesse. Per la maggior parte si tratta di sculture di medie o grandi dimensioni. La cura del volume è affidata al critico e giornalista Salvatore Di Bartolomeo. Opera importante per conoscere il percorso artistico di Piermarini, risulta ormai pressoché introvabile nei tradizionali circuiti delle librerie. E’ però consultabile presso la Biblioteca comunale Mozzi-Borgetti – Macerata
Picyura syntasi
Sul concetto del “segno primario” di Sandro Piermarini il pensiero è rivolto alla preistoria dell’”animismo e geometrismo” di Arnold Hauser. Cioè la transazione che si manifesta dall’era paleolitica al neolitico (Homo Sapiens). E’ questo il primo mutamento stilistico in tutta la storia dell’arte. In questa fase la visione naturalistica, aperta alla varietà delle esperienze, cede ad una stilizzazione geometrica, ad un’arte che tende ad estraniarsi dalla ricchezza empirica. Il verismo; che aderisce al carattere del modello, si arricchisce di segni schematici, quasi geroglifici, che alludono all’oggetto, alla forma anziché rappresentarli. L’arte mira a fissare l’idea, il concetto, la sostanza delle cose, a creare simboli, non riproduzioni. Ecco la differenza fra naturalismo e verismo.
E’ in questa sfera che si ingloba il “segno primario” di Sandro Piermarini, scultore avvenieristico che attraverso la stilizzazione della forma plastica a tutto tondo ha superato la crisi delle nuove avanguardie. Un Piermarini segnico, impegnato nel taglio-colore del segno, nel grafismo simbolico. Una ricerca intuitiva che l’ha portato all’aggregazione del segno diversificato, fino a raggiungere significati di un’autentica pictura syntaxi, ovvero l’ordinamento di una pittura sintattica, il complesso cioè delle relazioni significative o funzionali, che si stabiliscono tra le componenti di una rappresentazione pittorica: segno-colore-composizione.
Salvatore Di Bartolomeo (estratto da La Forma Primigenia – Compact art – Filelfo edizioni)
Si tratta della brochure realizzata in occasione della conferenza tenutasi all’Università degli Studi di Macerata, presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze Umanistiche, sul tema ‘Segni, la forma e il linguaggio’, nell’Aprile del 1992.
[…] La ricerca teorica condotta sul segno e sul linguaggio, sulla forma e sulla sua percezione, sulle leggi che presiedono alla comunicazione sotto tutte le sue valenze, sui fenomeni più generali della rappresentazione e dell’espressione, può trovare nell’esperienza artistica un’occasione di ulteriore riflessione, confronto e dialogo.
E’ sembrato perciò opportuno, sia per l’analisi scientifica di quei fenomeni, sia in funzione didattica, promuovere nel luogo stesso del nostro lavoro l’incontro con le opere di un artista come Sandro Piermarini, che ha assunto quei temi come oggetto privilegiato ed esplicito della sua ricerca. […]
(dalla presentazione del seminario organizzato presso il Dipartimento di Filosodia e Scienze Umane dell’Università degli Studi di Macerate, nell’Aprile del 1992)
La brochure curata da Luciana Cataldo, per <a href=”http://www.exibart.com/profilo/sedeV2.asp?idelemento=3626″>Piazza delle erbe Private Art Gallery di Montecassiano (MC)</a> contenente il breve saggio critico “Scolpire il ‘foglio bianco”, è stata pubblicata in occasione della mostra personale dell’artista, ospitata dalla stessa galleria fra il Luglio e l’Agosto del 2004.
[…] tutte le porte conducono verso un “fuori” o un “dentro” ? L’ambivalenza per Piermarini ha anche una valenza positiva, sottolinea la libertà di scelta che si concretizza nella pluralità dei percorsi interni alle sculture. L’archetipo dell’antro, del labirinto diviene luogo di praticabilità: da denso ed oscuro spazio interiore si traduce nella possibilità dell’uomo di superare il varco, di attraversare il passaggio, di “possedere” la scultura.
Luciana Cataldo (estratto da “Scolpire il ‘foglio bianco’)
Brochure contenente una composizione poetica di Sandro Piermarini per la presentazione della scultura “Segni che si manifestano” del 1990.
[…]
Un attimo e tutto scompare.
Il mare si manifesta cancellando ogni traccia,
lasciando la distesa di nuovo immacolata.
Guarda il gigante luccicare fino ai confini del cielo.
Con stupore si inginocchia
e di nuovo torna al gioco dei segni.
La distesa piatta e informe torna a nuova vita,
si animano di significati i graffi,
accompagnati da un parlottare debole ed oscuro,
un linguaggio logico e incomprensibile.
[…]
Sandro Piermarini