Lisetta Carmi fotografa:
LA PREDESTINATA
Confesso che, fino a qualche mese fa, non conoscevo nulla della fotografa Lisetta Carmi.
Non che vi sia da farsene un vanto.
Dall’oblio a volte si riemerge. E’ successo guardando al Brescia Photo Festival, che nell’edizione di quest’anno pone una particolare attenzione per la fotografia femminile. Quì ho incontrato la storia di Lisetta.
A proposito, proprio a Brescia, il prossimo 4 di Settembre sarà protagonista di un documentario realizzato da Daniele Segre, ‘Un’anima in cammino’, proiettato al Nuovo Eden, nella rassegna di video dedicati al femminile che porta lo stesso titolo.
Come detto in altre occasioni, per altri autori; di Lisetta Carmi in fondo vi è poco da scrivere, e molto invece da vedere, e da imparare.
Da vedere la sua fotografia.
Riduttivo definirla di reportage, pensando alla qualità stilistica che percorre tutti i suoi lavori; qualità più che del bianco e nero, delle sfumature nei grigi; con i quali conferisce sempre il tono esatto della lettura delle sue immagini.
Qualità dei suoi temi e delle sue scelte narrative, assolutamente libere, perciò spesso in contrasto e in anticipo con la sensibilità comune dei tempi.
Ricordiamo alcune delle più importanti mostre a lei dedicate, negli ultimi anni, e alcune delle pubblicazioni, che forse si riescono ancora a trovare:
Al Museo di Roma Intrastevere, nel 2018, la retrospettiva ‘La bellezza della verità’, di cui potete leggere in questo articolo di Samantha De Martin, per Arte.it, pubblicato il 26 Ottobre dello scorso anno.
‘Ho fotografato per capire’ edito da Peliti Associati (pp. 240, euro 59, a cura di Giovanna Chiti, con testi di Antonio Gnoli e Maria Francesca Bonetti), l’ultimo libro a lei dedicato, probabilmente il più importante, ben recensito in questa pagina di Nikon School.it.
Poi, la sua storia, speciale e particolare.
Come lei stessa racconta, in una delle sue interviste più belle (Huffingtonpost, Flavia Piccinni, 1 Febbraio 2019), l’incontro, nel 1960, fra una ragazza di talento e un linguaggio, tecnico e stilistico, quello della Fotografia, che le si rivela subito affine.
Era ancora giovanissima, studiava pianoforte, la musica l’appassionava, e probabilmente avrebbe intrapreso una carriera concertistica di successo.
Evidentemente una predestinata Lisetta Carmi, che rende velocemente quel nuovo linguaggio maturo ai suoi temi, e tuttora inalterato nel suo valore stilistico.
Fotografa fin quasi al 1980, incessantemente, poi altre scelte ancora, in una vita intensa, e consapevole del valore di essere vissuta come dono; da comprendere per se stessi, e restituirne agli altri nel meglio che si in grado di fare.
Ne scrive benissimo Sara De Carlo, su CARACTERES, in questo articolo del 6 Febbraio scorso.
articolo di Luigi Arcangeli, con la collaborazione di Letizia Lucignano.
2 Comments
Bellissimo articolo. Un’analisi non tecnica soltanto ma umana. Bellissimi scatti per chi adora come me il bianco e nero. Una fotografia che racconta. Grazie per avermela fatta conoscere. Tra l’altro ci unisce la Musica !
Grazie per la tua attenzione Antonella. Sì, la storia e i lavori di Lisetta Carmi meritano di essere ricordati. Quest'anno erano esposti in ARTE Fiera a Bologna. Vedere le stampe originali è sempre una bella emozione.
Luigi Arcangeli
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