IL FAVOLOSO MONDO DI ADRIEN M E CLAIRE B

Assistere a una mostra d’arte è già di per sé un’esperienza fuori dal tempo e – per molti versi – dalla logica, ma provate a immaginare cosa succederebbe se la Gioconda improvvisamente ci sorridesse o si muovesse fuori dalla sua cornice. No, non è una fantasia da fan di Harry Potter, ma è scienza, è tecnologia, è una nuova forma d’arte. Quello che cerca di immaginare e realizzare GRAND TOUR già da qualche tempo, guardando alle nuove correnti mondiali e alle installazioni che si stanno costruendo e realizzando in tutto il mondo.

È ad esempio quello che Adrien Mondot e Claire Bardainne hanno portato alla vita a Lione nel dicembre 2017, con l’esposizione ‘Mirages et Miracles’ definita come ‘una serie di installazioni abitate da animismo digitale’. Definizione meravigliosa che sottolinea esattamente quello che VR e Augmented Reality sono: nuovi modi di vedere il mondo, ‘lenti digitali’ attraverso le quali affacciarsi su una realtà fatta di anime di pixel, di ‘animaazioni’ in 3D.

Si parte da lavori piccoli a quelli più grandi, in una delicata congiunzione tra virtuale e materiale che usa disegni, illusioni olografiche, headset per la realtà virtuale e proiezioni a grande scala. Una mistura unica di scenari improbabili che affondano le proprie radici sia nel miraggio che nel miracolo, giocando con il legame tra verità e finzione, animato e inanimato, la magia, la meraviglia e l’indescrivibile.

A quest’esperienza ha lavorato un’equipe di eccellenze mondiali, che è riuscita a portare in vita un’esperienza di magia, una ‘Caverna delle Meraviglie’ che muta continuamente a seconda del fruitore, il quale diventa compiutamente parte del percorso e del viaggio. Scienza, arte e tecnologia collaborano per creare un concetto di installazione artistica mai visto prima.

Su Facebook potete trovare un video che mostra alcune di queste ‘magie’

articolo di Pietro Ranieri